La Vetrocamera antieffrazione è un elemento FONDAMENTALE per la realizzazione di un serramento di sicurezza come la nostra finestra blindata.
Nell’era di internet è molto facile trovare informazioni su questi tipi di prodotti; è sicuramente molto più facile informarsi oggi rispetto a qualche anno fa. Tuttavia è necessario focalizzare la propria attenzione leggendo informazioni che derivano da esperti del settore. Non è raro imbattersi in articoli o presentazioni di prodotti fatti da persone che non hanno un background di esperienza sufficiente per sapere con esattezza come stanno le cose.
Guarda subito questo video: ho alcune cose importanti da dirti:
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La normativa sulla sicurezza in campo vetrario è la UNI 7697 che fornisce i criteri di sicurezza minimi da seguire per le applicazioni vetrarie.
Quasi tutti gli operatori del settore però utilizzano questo riferimento di norma per definire con termini alquanto impropri delle vetrocamera senza conoscera a fondo la classificazione delle stesse in arogmento di sicurezza. Sicurezza vetraria viene confusa, a volte, con la sicurezza per l’effrazione e il vandalismo:
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- Sicuri…
- Resistenti
- Antivandalismo (quando non lo sono)
- Antieffrazione (confondendoli con antivandalismo)
- Di sicurezza (confondendoli con antieffrazione)
- e molto altro….
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In genere, in base alle abitudini e al “sentito dire”, vengono attribuiti i nomi piu’ “scenografici” alle vetrocamera per fare colpo sul cliente finale che resta così ben impressionato; tutto questo facendo leva sul fatto che il cliente privato non ha la minima idea di come sia la questione in termini più tecnici.
E’ importante sapere che i vetri stratificati si distinguono infatti in diverse classi di sicurezza, certificate dalle norme UNI 7172, 9186 e 9187 – che indicano caratteristiche, dimensioni, capacità di tolleranza, modalità di misurazione e metodologie di prova applicate -, e non utilizzate a semplice scopo commerciale.
Voglio farti vedere quali sono i diversi livelli di protezione dei vetri di sicurezza stratificati, utilizzati per la realizzazione di serramenti di sicurezza.
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- Vetri stratificati antinfortunistici: anche in caso di rottura accidentale, la lastra non costituisce un pericolo per l’incolumità delle persone, grazie alla sua capacità di rompersi senza andare in pezzi: i frammenti smussati di vetro rimangono appiccicati alla membrana plastica adesiva inserita fra i due (o più) strati di vetro. I vetri antinfortunistici vengono dunque utilizzati per prevenire ferite da infortunio e rischi di caduta nel vuoto.
- Vetri stratificati antivandalici: in grado di opporre resistenza all’urto di oggetti contundenti scagliati con forza.
- Vetri stratificati anticrimine: tale tipo di vetro è in grado di opporre vari livelli di resistenza rispetto a una ripetizione di urti finalizzati a scopi criminali.
- Vetri stratificati antiproiettile: tale tipo di cristallo stratificato può resistere all’azione di proiettili sparati da armi da fuoco
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Come tutte le classificazioni, non ci sono dei parametri di valutazione da gestire “a vista”; qui non c’è nulla da interpretare: esistono delle Classi di resistenza ben definite e soprattutto certificate dai produttori di Vetrocamera sulla base dei risultati ottenuti nei test. Fine della discussione.
Senza elencare numeri noiosi e forse di non troppo interesse, mi limito a farti conoscere quelle che sono le classi di sicurezza:
Le norme UNI EN 12150-1 e UNI EN 12543- 1 propongono delle utili definizioni e classificazioni di termini come vetro temperato e stratificato:
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- VETRO TEMPERATO: Vetro di silicato-calcico di sicurezza temperato termicamente. Il vetro temperato termicamente in caso di rottura si sbriciola in piccoli frammenti inoffensivi così da essere considerato, in talune situazioni, vetro antiferita secondo la norma UNI EN 12600.
- VETRO STRATIFICATO: Pannello composto da due o più lastre di vetro unite tra loro su tutta la superficie mediante l’interposizione di materiale plastico, di cui il più diffuso è il PoliVinilButirrale detto PVB.
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Il vetro stratificato viene classificato secondo la norma UNI EN12600 in queste categorie:
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- vetro antiferita classe 2(B)2 UNI EN 12600
- vetro anticaduta nel vuoto 1(B)1 UNI EN 12600
- vetro antieffrazione UNI EN 356 dal 1° livello classe P1 all’8° livello classe P8A.
- Vetro antiproiettile UNI EN 1063 dalla classe BR1 per finire al BR7
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Come puoi vedere tu stesso, parlare di vetrocamera antieffrazione o antivandalismo non è una cosa facile e, soprattutto, non è un’opinione o un “sentito dire”. Le classi parlano con i numeri.
Per questo motivo abbiamo scelto una vetrocamera P6B per equipaggiare le nostre finestre blindate. I risultati di Classe RC3 sono stati raggiunti anche grazie alla scelta accurata della vetrocamera che ha consentito di reggere gli attacchi senza nessuno sforzo (apparente).
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